Basilica Cattedrale di San Panfilo Sulmona

Disposizioni Matrimonio

1. Per gli Sposi
2. Per i Fiorai
3. Per i Fotografi
4. Animazione Liturgica

Il patto matrimoniale con cui l’uomo e la donna stabiliscono fra loro la comunione di tutta una vita, riceve la sua forza e la sua solidità dal disegno della creazione; per i cristiani viene elevato a superiore dignità poiché è uno dei Sacramenti della Nuova Alleanza (premesse generali, Rito del Matrimonio, n.1).

Rimanendo fermo il principio che il Sacramento del matrimonio si celebra di norma nella parrocchia di appartenenza della sposa o dello sposo, in via del tutto eccezionale per motivazioni di affetto o di particolare legame alla Basilica Cattedrale si concede tramite richiesta di celebrare il matrimonio in Cattedrale.

Le presenti disposizioni hanno lo scopo di fare chiarezza nel modo di ordinare e vivere la celebrazione.

1. Per gli Sposi

1.1 Data del matrimonio e istruttoria matrimoniale

È opportuno comunicare al proprio parroco, l’intenzione di celebrare il matrimonio in altra chiesa.

La data del matrimonio va concordata con il parroco della Cattedrale tenendo presente che non è opportuno celebrare il matrimonio di Domenica, nelle solennità di precetto o altre feste e comunque bisognerà tener conto del ritmo e delle esigenze della parrocchia.

L’orario è quello mattutino dalle 10 fino a massimo le 12 per l’inizio della celebrazione, rispettare la puntualità nell’orario. I matrimoni celebrati nel pomeriggio costituiscono una eccezione: l’orario di inizio della celebrazione non può superare le ore 16.00 e, per permettere lo svolgimento delle funzioni liturgiche quotidiane, la Chiesa deve essere libera per le ore 17.30.

L’istruttoria matrimoniale viene preparata dal parroco di residenza della sposa o dello sposo. La documentazione deve essere presentata in Curia che esaminerà e vidimerà i documenti i quali dovranno essere presentati al parroco della Cattedrale un mese prima del matrimonio.

1.2 Per coloro che, pur battezzati, non praticano la fede cristiana

Per coloro che da tempo non frequentano la Messa e/o non hanno maturato un chiaro orientamento cristiano ma desiderano la celebrazione cristiana del matrimonio, essendo battezzati e non rifiutando esplicitamente la fede, è previsto se lo vogliono il rito nuziale nella Liturgia della Parola fuori dalla Celebrazione Eucaristica.

1.3 Sacerdote celebrante

Il parroco della Cattedrale presiede la celebrazione nuziale dei propri parrocchiani e di coloro che nella comunità scelgono di vivere il proprio percorso di fede.

Gli sposi individueranno e prenderanno accordi con il sacerdote (il proprio Parroco, colui con il quale hanno condiviso il cammino di formazione pre-matrimoniale, eventualmente un sacerdote parente o amico) che presiederà la celebrazione del loro matrimonio.

1.4 Rispetto del luogo sacro

Il luogo sacro e soprattutto il Sacramento che si celebra richiedono le dovute disposizioni del cuore, la compostezza e la giusta misura nell’abito degli sposi e degli invitati: per le donne le spalle devono essere coperte evitando eccessive scollature, e per gli uomini evitare di entrare in chiesa con cappelli o foulard usati come copricapo.

All’esterno della Cattedrale è vietato l’uso di coriandoli e di petali (veri o sintetici), sono altresì vietati anche all’interno, lungo il tappeto al passaggio della sposa e per terra intorno alle composizioni. È inoltre vietato allestire brindisi inaugurali davanti la porta della chiesa e posizionare palloncini fuori o dentro la chiesa stessa.

È consentito all’uscita degli sposi in segno augurale lanciare solo ed esclusivamente riso. Appena dopo la cerimonia il piazzale va debitamente pulito, pertanto gli sposi hanno l’onere, ovviamente nel periodo di preparazione alla celebrazione, di individuare una persona che dopo la celebrazione possa pulire il piazzale, indicarla al parroco.

1.5 Contributo per la chiesa

Come ama ripetere giustamente il Santo Padre Francesco, i Sacramenti non hanno un costo. Quindi non è previsto nessun tariffario per la celebrazione del matrimonio. Il contributo che viene dato è libero e non è una remunerazione per il parroco o il celebrante, ma per sostenere le ingenti spese che vengono affrontate affinché la Cattedrale non perda nulla della sua bellezza e del suo splendore.

2. Per i Fiorai

In ogni addobbo a servizio della liturgia bisogna evitare il sovraccarico di fiori.

Si ricorda che i fiori in Cattedrale vanno portati via il giorno stesso al massimo nei due giorni successivi al matrimonio. Accordarsi con il parroco.

  • Sono proibiti: nastri, candele, drappi. Le candele sono vietate in tutte le composizioni. Le uniche candele devono essere quelle già presenti sull’altare della celebrazione Eucaristica.
  • Sono proibite composizioni sulla tovaglia dell’altare della celebrazione Eucaristica, possono altresì, mettendosi d’accordo con il parroco, essere addobbati i candelieri dell’altare della celebrazione rispettando il principio della sobrietà.
  • Ricordando che l’altare è il centro della celebrazione, il fioraio deve evitare di oscurare l’altare o altri elementi liturgici come ambone, crocifisso, posizionando enormi composizioni esageratamente alte.
  • È possibile arredare l’ingresso della chiesa con piante ornamentali.

È opportuno che i fiorai, responsabili dell’arte floreale a servizio della liturgia, lavorino in collaborazione con il parroco, unico riferimento per le celebrazioni in Cattedrale. È bene pertanto, evitare di proporre agli sposi addobbi che non siano in linea con le indicazioni sopra dette.

3. Per i Fotografi

Al fotografo è chiesto di arrivare per tempo in chiesa in modo da prendere contatto con il parroco o il sacerdote celebrante per eventuali comunicazioni riguardo allo svolgimento della celebrazione.

Per favorire il clima di preghiera e raccoglimento e favorire l’attenzione e la partecipazione:

    • è ammesso uno o al massimo due operatori e un cineoperatore. A nessun altro è concesso fare foto o video.
    • La sistemazione dei fotografi è ai lati dell’altare sotto i gradini del presbiterio. Evitare il più possibile spostamenti da una parte all’altra della chiesa e passando davanti o dietro l’altare o gli sposi o camminando nelle navate. Il luogo del presbiterio non deve essere invaso per nessun motivo. Le riprese fotografiche o video, anche nel momento dello scambio delle fedi, devono essere fatte tenendo conto delle regole suddette. La chiesa non è un set cinematografico e le fotografie devono essere fatte nel rispetto della sacralità del luogo e della liturgia che si sta celebrando. È importante che anche il fotografo abbia un abbigliamento conveniente al luogo.

4. Animazione Liturgica

L’animazione liturgica deve armonizzarsi con la celebrazione. È consentito quindi oltre al suono dell’organo sempre presente in ogni celebrazione, l’accompagnamento di uno strumento “dolce” come il violino, il flauto traverso o l’arpa. Vietate orchestrine e altri strumenti musicali.

Gli sposi concordino con il parroco i canti dell’assemblea ed eventuali pezzi da eseguire con gli strumenti. Ci sia approvazione del parroco per il programma di animazione che andrà eseguito. Valgono per i brani e gli strumenti consentiti le relative norme liturgiche. All’ingresso dello sposo e all’uscita degli sposi non possono essere scelti brani di musica non adeguata e non liturgica.

Il cantante per l’animazione del Sacramento del matrimonio o anche un piccolo gruppo (minimo tre) non è consentito che  animi la liturgia con accenti lirici ma sostenendo il canto dell’assemblea. Il canto lirico non si adatta alle celebrazioni liturgiche, ma ad altri contesti come ad esempio il teatro. La liturgia non va mai teatralizzata.

Visto il contesto liturgico della celebrazione del Sacramento del Matrimonio, si invita a far riferimento agli organisti che nella comunità svolgono il servizio di animazione per le celebrazioni domenicali e festive o comunque a musicisti che abbiano specifiche competenze di liturgia.

Le presenti disposizioni sono valide per la Basilica Cattedrale di San Panfilo Vescovo.

Il parroco, Don Domenico Villani